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Ciao lettori, siamo Maila e Salvatore, abbiamo tre figli. La diagnosi del secondo figlio è arrivata quando ero incinta del terzo. Avevamo tutto. Lavoro e stabilità economica. Eravamo spensierati e felici.
La certificazione USL, da quando ci siamo accorti, arriva dopo diversi mesi. Mesi interminabili che vivevamo tra dubbi, paura e soprattutto ignoranza in materia. Ci siamo infatti documentati noi per aiutare nostro figlio ad andare avanti. Ovviamente io persi il lavoro. Come spesso accade, la donna guadagna meno ed è la prima a dover sacrificare la dipendenza economica.
Si sperimenta paura del futuro, sconforto e rabbia. Hai una diagnosi di autismo ma tutti i servizi di supporto non sono attivi. I tempi sono lunghi. Passa un anno esatto dalla diagnosi all’inizio delle terapie USL e dal sostegno economico dello stato. Sostegni minimi che vanno sempre integrati con le strutture private. Poco dopo l’inizio delle terapie la terapista di mio figlio rimane incinta e quindi la perdiamo. L’Asl non dispone di una sostituta, quindi le terapie si fermano di nuovo. Lui regredisce.
Dopo diversi mesi e tanti richiami subentra la nuova terapista. Ma dopo alcuni mesi perdiamo anche lei. Ovviamente ci si prospetta davanti di nuovo l’attesa e la regressione di mio figlio.
Passano altri mesi e altri richiami da parte nostra verso l’asl. Il paradosso di tutta questa situazione è che in neuropsichiatria mi avevano fatto i complimenti per essermi accorta di mio figlio molto presto e la stessa neuropsichiatria ci ha abbandonato più volte durante le terapie. Ovviamente la colpa non è della neuropsichiatria di riferimento, mancano sicuramente i fondi e il personale, quindi come sempre io rivolgo le mie "denunce" allo stato.
Quindi di nuovo ho dovuto minacciare di farli contattare da un avvocato e finalmente ho ricevuto la terapia domiciliare. Che ad oggi ho perso di nuovo perché la terapista ha dato le dimissioni. Ad oggi siamo seguiti da un centro privato che paghiamo circa 700 € al mese in attesa che l’Asl ripristini le terapie gratuite.
700 € al mese per una famiglia di tre figli che ha perso uno dei due stipendi fissi, per cause di forza maggiore, ti indeboliscono. Nonostante mio figlio abbia l’appoggio della terapia privata, la scuola durante l’anno ed i campi estivi sono in forma ridottissima per noi. Ancora oggi sono costretta a rimanere disoccupata. La maggior parte del tempo mio figlio è a casa con me.