Che belli i campi estivi.... per noi famiglie blu sono
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Che belli i campi estivi.... per noi famiglie blu sono
Luoghi di incontro, gioco, scoperta e crescita. Se non sei povero e nemmeno disabile. Ma un campo estivo dove non ci sono diverse etnie diverse culture e disabilità è davvero un luogo di scoperta e crescita? O è semplicemente un ritrovo tra persone uguali. Che poi, ci mancherebbe, tra persone uguali si può imparare qualcosa, sicuramente sì, ma quando si è tutti diversi si impara di più! Peccato che in Italia i campi estivi variopinti non esistano. Oltre ad un costo veramente eccessivo che hanno, sono anche discriminanti verso le disabilità. Sì perché, quando hai un figlio disabile non sempre entrambi i genitori lavorano, spesso ne lavora soltanto uno e quindi le disponibilità economiche per forza di cose sono limitate. Senza contare i soldi che vengono spesi durante l’anno per la terapia, che ad oggi si deve ancora contare principalmente su quella privata. Poi arriva l’estate.
Parliamo con numeri alla mano. Il costo medio di un campo estivo in Italia si aggira tra i 100 e i 150 euro a settimana. Se sei disabile devi avere un sostegno e quindi un costo extra di circa 100 euro al giorno. Al giorno. Diventano così 650 euro a settimana per 5 ore, quindi solo per la mattina. Ora ditemi voi se questa non è discriminazione. Ma mettiamo la fortuna che il comune di riferimento diventa improvvisamente magnanimo ed offre l’educatore, a titolo gratuito, per accontentare tutti dovrebbe far fare solo una settimana a bambino. Quindi sarete d’accordo con me se la triste conclusione è, mio figlio solo perché disabile non può fare campi estivi ergo non avrà possibilità di socializzazione ne di insegnare agli altri bambini il suo mondo. L’autismo, per molti, non è un dono, è una lotta senza fine contro istituzioni, luoghi di lavoro e bulli. Diventerà un dono quando un bambino autistico non vorrà essere cambiato, ma capito e ascoltato con il cuore.