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Togliere il pannolino a un bambino autistico. Vi racconto come ho fatto io e, ovviamente, potrebbe non funzionare.
Devo dire una frase: non scoraggiatevi se non funziona. Per togliere il pannolino ad Alle ci abbiamo messo circa due mesi e mezzo, che è poco per un bambino autistico, ma tanto rispetto a un altro bambino autistico, magari a un livello di supporto 1, che l'ha tolto in due settimane. L'importante, secondo me, non è emulare ciò che ho fatto io, ma tenere conto di tutte quelle cose "tra le righe" che dirò.
La mamma (ma ve prego anche i papà) è talmente tanto focalizzata (perché a me è successo questo), la mamma (ma ve prego anche i papà) è talmente tanto focalizzata sul "devo levare il pannolino, devo farcela, devo farcela", che non guarda l'insieme delle cose. Per esempio, il mio obiettivo era togliere il pannolino prima delle elementari, quindi avevo tempo fino a settembre 2025. E lui avrebbe avuto 6 anni e qualche mese. Che io ci mettessi un anno o due mesi, era uguale; l'importante per me era l'obiettivo.
Alessandro deve sedersi sul water senza vestiti. Questa era una di quelle cose "tra le righe" di cui non si teneva conto. Il problema di Alessandro non era stare seduto sul water. Il problema di Alessandro era sedersi su un water perfettamente pulito. Ecco perché negli autogrill facciamo ancora molta fatica. Ecco perché a scuola non facciamo fatica, perché io sono entrata nel bagno della scuola con Alle e gli ho fatto vedere quanto è pulito e come fare per pulirselo quando lui entra e non lo trova pulito. Ma è difficile che a scuola non lo trovi pulito, perché devo dire che è molto pulito. Questo è un altro particolare.
L'altra cosa di cui non si tiene conto sono tutti gli oggetti che possono distrarli nel bagno. Più il bagno è "scarico" di oggetti e più il passaggio pannolino-mutande sarà facile. Togliete eventuali soprammobili o elementi che catturano l'attenzione, nel mentre che fate lo spannolinamento.
Lo stimolo. Lui sentiva arrivare lo stimolo? Sì o no? Ho valutato quello prima di iniziare lo spannolinamento. Perché se tu inizi un processo, e teniamo conto che la loro età cognitiva potrebbe non combaciare con la loro età anagrafica... Per esempio, Alessandro ha 5 anni e mezzo, ma a oggi ha il cognitivo di un bambino di tre anni e qualcosa. Dentro di me ho detto: "Lui sente arrivare questo stimolo o gli sto facendo fare una cosa che ancora non comprende?".
Un'altra cosa che ho voluto aspettare era la parola. Per alcuni bambini autistici non arriva e lì ci vuole un "toilet training" di un certo tipo, con immagini e con l'aiuto di un terapista. Una cosa poi che ho fatto è stata quella di dargli in mano un oggetto che non usava mai, ovvero il tablet, e gli dicevo: "Seduto, tablet". Lui stava seduto sul water. Per pomeriggi interi siamo stati seduti sul water, lui sul water, io sul bidet, così, con il tablet con i treni. E ogni volta che succedeva qualcosa, cioè che faceva qualcosa, io gli davo un rinforzo alimentare, molto forte, molto potente.
Ai primi tempi, ogni tot gli ricordavo: "Devi andare in bagno", quando teneva le mutande, "Devi andare in bagno". Finché lui, oggi, se sta facendo qualcosa, ancora oggi, io lo vedo che si blocca così (cioè, sembra meccanico), si blocca, mi guarda: "Devo andare in bagno". E va. Entra davanti alla porta del bagno, si tira via tutto, appende (perché prima lanciava per terra, adesso appende), e si siede sul water. E io lo vedo di là così. Ovviamente i rinforzi sono stati tolti tutti.
A scuola, invece, piano piano, ha capito che non si deve spogliare nudo, ma lo fa come tutti gli altri. Se riuscite a farlo in un periodo come Natale o d'estate, è meglio, perché così lui prende piena confidenza con questa "nuova vita", che non è poco. Noi per noi è una cosa da niente, in realtà per loro è tanta roba, anche perché cambia il tessuto, cambia l'abbraccio del pannolino e diventa... io vi consiglio il boxer, infatti, non le mutande. Oppure le mutande, se non gli piacciono i boxer. Anche la scelta delle due incide.
Spero di avervi ispirato.