pagare terapie, centri estivi, logopedia, psicomotricità ecc. ecc. la lista è lunga ahimè, anche una colazione al bar diventa una spesa da inserire nell'amaro bilancio di famiglia. Siamo povery, e social e tv ce lo sbattono in faccia ogni giorno di più. Lamentarsi è lecito. Io lo faccio ogni giorno, sia in pubblico che tra me e me. Finito il lamento ci tocca tirar su le maniche, noi famiglie blu le dobbiamo tirare più su dei gomiti, e avere la forza di vivere. Vivere è l'atto più faticoso del mondo. Non riuscite a farlo per voi caregiver? [vi consiglio la lettura abbi cura di te] Fatelo per vostro figlio, che non solo non ha chiesto lui di venire al mondo ma deve pure tirare fuori i superpoteri. Potenzialità che sicuramente la vita già gli fornirà a cazzotti ma adesso (parlo dell'età 0-15 circa) glieli state dando anche voi. Avete pure questo macigno da portarvi dietro.
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E' uno dei tanti beni, ormai diventato un lusso irraggiungibile per noi proletari, che lo stato dimentica. Ora non dico che ci debba pagare le ferie nel resort di Malindi con Mario Baldambembo però convenzionare le strutture per avere delle tariffe e dei servizi ridotti lo può fare. Ricordatevi che noi non abbiamo soldi ma loro si. Devono solo imparare a gestirli. Ma questa è tutta un'altra storia.
Tornando al viaggiare, dobbiamo inventarci e trasformarci in Dora l'esploratrice povera o Cristoforo Colombo senza caravelle. Suonerà stupido per voi ma per loro saltare nelle pozzanghere o per i più grandi fare escursioni in montagna, sarà come per voi fare un safari in africa. Ci sono tantissimi luoghi sia completamente gratuiti, sia gratuiti per loro e ridotti per voi, che potrebbero diventare accessibili per le vostre finanze di famiglia.
Quindi ricapitolando, chi l'ha detto che l'autismo non può viaggiare? Anzi. Vietato chiudersi in casa. Uscite. Esplorate. Farete tanta, tantissima fatica, sia economica che fisica. Avrete periodi di sconforto e di paura, arriverete ad odiare gli sguardi degli altri ancora di più. Ma fermarsi non porta a nulla. Avete il diritto alla vita. Non siete agli arresti domiciliari. Lo stato ci prova in tutti i modi, privandoci della libertà economica e sociale. Noi dobbiamo imparare ad andare contro corrente in pubblico senza la paura del giudizio.
ps. Io abito in Emilia Romagna perciò mi sarà difficile segnalarvi esperienze al sud. Però aspetto le vostre testimonianze così da aiutare più famiglie possibili. 📮inpuntadipiedini@gmail.com
